Il Vangelo di Paolo [seconda parte]

Se la salvezza dovesse essere meritata, tutti sarebbero dannati. Questa verità è confermata da molti passi della Scrittura, che non mancherò di citare, ma, prima di farlo, vorrei invitarti a rifletterla con l’aiuto dell’esperienza. Quante volte, nella tua vita, hai violato la legge di Dio e la tua coscienza? Quante volte altre creature, umane e non, hanno sofferto a motivo della tua superficialità o del tuo egoismo? Quante volte hai mancato di ringraziare e lodare il tuo Creatore, di conoscere la sua persona e la sua volontà? Pensi forse che il fatto che tu non abbia ucciso o rapinato ti renda giusto? Rifletti su quante volte hai speso i tuoi soldi per cose futili o addirittura dannose, fregandotene di quel migliaio di bambini che in quell’ora di leggerezza moriva di fame! Quante volte hai acquistato oggetti made in China o Taiwan, insanguinati dalle mani di bimbi operai, o quei deliziosi frutti tropicali indorati da quei pesticidi che procurano insufficienze renali, cancro e cardiopatie ai contadini sottopagati dei Tropici! In cosa eri migliore di uno stupratore, quando accostavi la tua auto per avere i favori a pagamento di una schiava della prostituzione, o di un patricida, nel giorno che abbandonavi i tuoi genitori in un ospizio, o di un bestemmiatore, mentre facevi i tuoi affari in giorno di sabato? Quante volte ti sei lamentato dell’ingratitudine altrui, mentre non una volta hai piegato le tue ginocchia per ringraziare Dio della tua vista, o del tuo udito, o semplicemente del tuo pranzo? E quando non riflettevi che anche queste cose fossero peccato, non pensi che tu abbia disprezzato quel Dio che ti ha dato una testa per pensare e non per reggere gli occhi per ore davanti ad un televisore, un giornale o un sito pornografico? “Il SIGNORE ha guardato dal cielo i figli degli uomini, per vedere se c’è una persona intelligente, che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c’è nessuno che pratichi la bontà, neppure uno!” - Salmo 14:28. Pensi allora di poterti ingraziare Dio con un rito, un'offerta, una penitenza? Ma sai tu quanti riti, offerte e penitenze sono necessari per espiare tutti i tuoi peccati? Certamente no, infatti “chi può dire: ho purificato il mio cuore, sono puro dal mio peccato ?” - Proverbi 20:9. Così, se resterai in debito anche di un solo peccato, sarai dannato, perché Dio è troppo giusto per tollerare anche la minima parte delle tue colpe, Egli ha “occhi troppo puri per sopportare la vista del male” - Abacuc 1:13. Pensi allora di diventargli gradito con delle opere giuste? La Bibbia dice che “tutta la nostra giustizia è come un abito sporco” - Isaia 64:6. Perciò “non c’è nessun giusto, neppure uno!” - Romani 3:10. Forse ti è stato insegnato che Dio si accontenta di qualche sforzo, per poi mandarti semmai qualche tempo in purgatorio. Ma il purgatorio non esiste! La parola e il concetto non compaiono nelle Scritture, tra l’inferno e il paradiso c’è un abisso, non un altro luogo che sia una via di mezzo tra i due: Luca 16:26! Allora forse puoi affermare che rispetti i dieci comandamenti. Magari fosse! Ma seppure così è, non sarebbe di certo sufficiente. Per rendertene conto non è necessario che tu legga tutta la Bibbia, ti basta solo tenerla in mano: a che serve un libro di così tante pagine per una decina di precetti? E’ ovvio dunque che l’intera legge di Dio consiste in molti più comandamenti! E se non la rispetti tutta, dico TUTTA, otterrai solo la maledizione di Dio: “Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica - Galati 3:10. E non aggiungere ai tuoi peccati l’empietà, pensando che Dio sia un Sovrano di poco rispetto, che chiuda un occhio sulle tue colpe, un Dio di cui si possa tener poco conto, perché “il Dio d’Abraamo, il Terrore d’Isacco” - Genesi 31:42 - “è terribile nella riunione dei santi e tremendo fra quanti lo circondano” - Salmo 89:7. E non dire che l’Iddio del Nuovo Testamento è differente: “Noi conosciamo infatti Colui che ha detto: A me appartiene la vendetta, io darò la retribuzione! […] E’ terribile cadere nelle mani del Dio vivente!” - Ebrei 10:30s. In altre parole, tu non hai alcuna possibilità di salvarti da te stesso. L’unica porta per il Cielo è la grazia di Dio. Ma cos’è la grazia?

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